Il Labrador Retriever

Il Labrador Retriever è una razza canina originaria dell’isola di Terranova, facente parte del gruppo dei retriever, allevata e selezionata a partire dal XIX secolo.

Cane di stazza media, di buon temperamento, intelligente, socievole, docile, robusto, eccellente nuotatore (anche grazie alla “palmatura” delle zampe), in origine è stato utilizzato soprattutto dai cacciatori come cane da riporto.

La sua indole buona e il carattere facile all’apprendimento lo rendono adatto ad essere addestrato allo svolgimento di moltissime attività, dall’assistenza ai non vedenti, al soccorso in acqua, alla ricerca di persone. Grazie al suo carattere estremamente docile ed affettuoso è un ottimo cane da compagnia, particolarmente adatto a vivere in una famiglia dove ci siano anche dei bambini. È un cane molto esuberante, sempre pronto al gioco e all’avventura, e sempre felice di apprendere e fare nuove conoscenze.

I maschi hanno un’altezza di 56/58 cm ed un peso compreso tra i 31 e i 40 kg. Le femmine sono di norma pochi centimetri più basse (53/56 cm) e pesano dai 27 ai 34 chili.

La testa è larga, solida e appuntita, con tartufo ampio e dentatura a forbice. Il tartufo deve essere di colore nero, non sono ammessi altri colori. Gli occhi sono marroni o color nocciola. Le orecchie devono essere triangolari, con attaccatura un po’ arretrata e devono pendere. Il collo è vigoroso, di media lunghezza e senza bargia. Il petto è profondo e largo.

Il pelo è duro, liscio, molto spesso e lanoso, con sottopelo insensibile all’acqua, di colore nero, marrone (“chocolate“) o miele (“champagne”), sempre unicolore. La coda è di media lunghezza, grossa alla base e sottile verso la punta, come quella della lontra, ricoperta da pelo fitto e corto.

Il Labrador è ancora oggi impiegato come cane da caccia. È un eccellente cane da riporto, utilizzato anche nella caccia in palude.

In passato, era presente a bordo delle barche dei pescatori dell’isola di Terranova e della penisola del Labrador, che lo utilizzavano per recuperare le reti e gli strumenti di lavoro caduti in acqua. È spesso presente a bordo delle barche dei pescatori di Bretagna e Normandia.

Nell’Europa continentale è principalmente allevato come cane da compagnia per il suo temperamento mite, affettuoso e socievole.

È spesso utilizzato anche come guida per i non vedenti per le sue doti di docilità, facilità di apprendimento, unite ad una taglia media che ne consente la facile gestione nella vita quotidiana (trasporto sui mezzi pubblici, ecc). Uno specifico addestramento gli consente di comprendere più di cento parole.[1]

Di recente viene inoltre impiegato anche come cane di utilità dalle forze dell’ordine e dalla protezione civile. L’eccezionale fiuto gli consente infatti di scovare esplosivi e sostanze stupefacenti occultati, nonché di percepire la presenza di persone sotto neve e macerie.

Non è invece consigliabile come cane da guardia poiché il suo temperamento è amichevole e privo di aggressività verso chiunque.

Il labrador è un cane tranquillo, intelligente e – soprattutto da giovane – molto attivo. Per tenerlo in forma è quindi necessario farlo camminare e nuotare, attività che ama svolgere insieme ai compagni umani.

Da cucciolo è instancabile, giocherellone, sempre pronto a masticare ogni cosa trovi sul proprio cammino.

A qualsiasi età è bene prestare molta attenzione alla sua alimentazione, in quanto si tratta di un cane piuttosto ingordo e, se troppo nutrito, tende ad ingrassare molto.

Il Labrador è un diretto discendente del Cane di St. John, un incrocio tra una razza autoctona e i cani da caccia importati dall’Inghilterra, allevato dai pescatori inglesi sull’isola di Terranova a partire dal XVII secolo. Le sue radici si intrecciano con quelle del Cane di Terranova.

All’inizio del 1800, fu importato in Inghilterra a bordo di navi provenienti dalla penisola del Labrador.

La razza fu quindi allevata e selezionata da alcuni nobili inglesi, tra cui il Conte di Malmesbury, al quale si deve la nascita, nel 1885, di Buccleuch Avon, il primo esemplare di Labrador come oggi lo conosciamo.

Quattro anni dopo la nascita di Buccleuch Avon, che aveva il manto nero, nacque il primo labrador giallo, Ben of Hyde. La diffusione dei cani dal manto chiaro divenne però significativa solo dopo il 1920. L’allevamento di labrador “chocolate” iniziò invece solo negli anni trenta del XX secolo.

Per le sue grandi doti di cane da caccia e da riporto, il Labrador conobbe una grande diffusione in Inghilterra, tanto da essere allevato persino da re Giorgio VI.

Il Kennel Club riconobbe ufficialmente la razza nel 1903.

Il primo standard della razza è del 1916, e fu in parte modificato nel 1950. Lo Standard della FCI attualmente in vigore è del 1989. Lo standard del Kennel Club americano è del 1994 e si discosta lievemente da quello della FCI. Oggi i Labrador sono tra i cani più diffusi al mondo, in particolare in Inghilterra, nell’Europa occidentale e negli Stati Uniti.

L’aspettativa di vita di un Labrador è attorno ai 12 – 13 anni. I problemi di salute di cui un Labrador può soffrire sono generalmente limitati ai seguenti:

  1. Displasia dell’anca, soprattutto per i cani di maggiori dimensioni. Il difetto non è tuttavia così diffuso come in altre razze, tanto che il Labrador non è compreso tra i cani per cui il controllo della patologia è richiesto dal club di razza [2]
  2. Displasia del gomito
  3. Infezioni alle orecchie, che si possono però prevenire agevolmente con una pulizia regolare;
  4. Obesità: il Labrador ha un appetito insaziabile e tende ad ingrassare. Nei soggetti obesi possono svilupparsi, soprattutto con l’età, vari problemi di salute, tra cui la displasia dell’anca o del gomito e il diabete.

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